domenica 28 dicembre 2014

Muffin (senza glutine) pecorino e prosciutto


Ecco una ricetta veloce di muffin salati che possono essere usati per sostituire il pane.

Le quantità che propongo vanno bene per la preparazione di 12 muffin
Ingredienti:
  • 100 gr di farina di riso
  • 180 gr di pecorino romano grattuggiato
  • 40/50 gr di porsciutto crudo a dadini
  • 4 uova
  • 1 bustina di lievito secco per pizza
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 200 ml di latte
  • 1 cucchiaino di sale 
Misceleremo gli ingredienti umidi e quelli secchi separatamente.

Per prima cosa accendiamo il forno a 180° e prepariamo 12 pirottini di carta, i quali per evitare che  si allarghino troppo, li mettiamo in una forma da muffin.
Montiamo, aiutandoci con uno sbattitore elettrico, le uova con il latte. Per rendere il composto più morbidoo e di conseguenza i muffin, possiamo montare a neve ferma separatamente gli albumi (con un pizzico di sale)
In un ciotola misceliamo tutti i componenti secchi: farina di riso, prosciutto

, formaggio, lievito, bicarbonato e sale.
Fatto tutto ciò possiamo unire, sempre con l'aiuto delle fidate fruste elettriche,  le due miscele. Avremo finito quando il tutto sarà amalgamato bene. Se avrete preparato separatamente gli albumi dovete incorporarli al composto senza fruste elettriche ma aiutandovi con un mestolo con un movimento dal basso verso l'alto.
Possiamo riempire gli stampi ed infornare per circa 25 min., quindi spegnete il forno, apritelo un po' e lasciate raffreddare per 5 min.
Sfornate il tutto, levate i pirottini dalla forma e poggiateli o su una grata o su una base di vimini, fate raffreddare per bene e buon appetito

sabato 27 dicembre 2014

Gnocchetti sardi, zucchine, prosciutto e altro

Avendo un po' di avanzi (o quasi) a casa, e dovendo preparare un piatto di pasta, ho messo insieme quello che avevo e mi sono dato da fare
Ingredienti per due persone
  • 3 zucchine romane
  • uno scalogno
  • un cucchiaio abbondante di Philadelphia
  • un pezzo di fontina
  • un pezzo di provolone 
  • una manciata di parmiggiano reggiano grattuggiato
  • altri formaggi (sia a pasta morbida che dura) per come vi aggrada o vi avanza
  • uno/due pezzi di prosciutto crudo
  • Sale e olio qb
  • 200 gr di gnocchetti sardi senza glutine
Mondate lo scalogno e tritatelo, quindi fatelo imbiondire (fuoco medio) in una padella con dell'olio. Aggiungete il prosciutto, tagliato a dadini e le zucchine anch'esse ridotte a cubetti, per sicurezza allungate il tutto con mezzo bicchiere d'acqua (brodo, o vino bianco). Spegnete il tutto quando le zucchine saranno della giusta consistenza.
Grattuggiate o riducete a pezzettini piccoli i formaggi. 
Preparate la pasta.

Mantecate il tutto unendo alle zucchine, la pasta ed i formaggi.
Impiattate e condite, se volete, con ulteriore parmiggiano grattuggiato e pepe.

giovedì 6 novembre 2014

Il vecchio me, o quando vado a farmi fare un preventivo per l'auto

Dopo tanti anni mi sono trovato nella necessità di comprare una nuova macchina in famiglia.
Quindi come tanti mi sono dedicato prima alla scelta su carta; quindi, alla visita presso dei saloni auto (concessionarie!) per vedere dal vivo il prodotto, farmi fare un preventivo e valutare l'offerta.
Fin qua nulla di strano, se non fosse che sino a ieri potevo classificarmi come un esperto del settore, ed in particolare dei processi di vendita! Questo mi porta, naturlamente, a fare delle considerazioni che molte persone possono ragionevolmente ritenere superflue, ma che in base alla mia esperienza, posso dire con fondata certezza possono portare ad acquistare un bene piuttosto che un altro, o a preferire un venditore (concessionaria) ad un suo collega/rivale.
Partiamo dal principio, che poi è anche la fine, lavorando in una azienda che con le macchine ci fa business, mi sono interfacciato con il collega che si occupa dell'usato per vedere se qualcosa di interessante, per le mie esigenze, potesse esserci. Perché è la fine, in quanto il collega mi ha trovato la macchina giusta per le mie esigenze ed oggi guido quella.
Ma, c'è un ma... non certo di voler prendere un veicolo usato e per capire anche quanto costano le vetture nuove, in fondo mi dico se il delta tra nuovo e usato è piccolo posso optare per il primo, inizio i miei giri.
Vado presso la concessionaria della marca A, azienda multibrand con due marchi rappresentati nel sito, ingressi separati come anche i venditori. Entro mi avvicino alla macchina che mi interessa e arriva il venditore. E' gentile e professionale, ma mi da l'impressione che ci sia qualcosa che non va! In effetti l'impianto elettrico del salone d'esposizione fa le bizze ed una metà delle luci sono spente, tale imprevisto colpisce anche il computer, rendendo la compilazione del preventivo lunga e difficoltosa. Correttamente mi avverte che la vettura da me scelta è in fase di sostituzione con un nuovo modello e pertanto mi può garantire la disponibilità solo per i veicoli che oggi hanno in stock o stanno arrivando. Raccolgo le informazioni ricevute, chiedo una brochure e me ne vado. Il buon venditore si è dimenticato di chiedermi chi sono... non potrà mai ricontattarmi. Altro errore, o dimenticanza, non mi ha minimamente presentato la macchina anche se presente nel salone di vendita, presumo supponendo io la conoscessi già.
Pochi giorni dopo vado presso un organizzato della marca B, l'ambiente è pulito, correttamente illuminato, forse non abbastanza "caldo". Poco dopo essere entrato vengo notato ed invitato a parlare con il venditore. Qui, dopo una serie rapida di domande per valutare le mie esigenze in termini di motorizzazione ed allestimento, si parte subito con la trattativa: viene usato il sito internet della casa quale configuratore, quindi viene aperto, senza alcuna circospezione, il file delle azioni commerciali del mese e mi viene comunicato il prezzo (scritto sul foglio stampato del configuratore). Perplesso cira l'entità dello stesso chiedo se ci siano dei Km 0 o degli usati aziendali, se per i primi non c'è nulla da fare mi comunica disponibilità per i secondi. Questa volta l'impressione che ne ho tratto è stata decisamente positiva, il venditore mi è parso, con i suoi modi di fare, in grado di trovare il giusto feeling con il potenziale cliente, peccanto che anche in questo caso ci si scordi di chiedermi chi io sia e se posso lasciare dei riferimenti, ma almeno ha avuto l'accortezza di farmi salire su una delle vetture in esposizione
Penultimo passaggio. Vado presso la filiale del marchio C, oggi vende, i prodotti sono validi, ma sino a poco tempo fa soffriva terribilmente. La struttura è grande, accogliente; peccato non ci sia nessuno ad accogliere la clientela, che non manca, e bisogna recarsi (ho visto persone anche intimorite) alla reception per chiedere indicazioni sul da farsi. Per la presentazione delle macchine è un self made, i venditori sono troppo impegnati a fare preventivi. E' il mio turno, vado nel box di colui che ormai qualcuno chiama consulente alle vendite. Partiamo male! Sono io ad allungare la mano in segno di saluto e non viceversa, sono io a dire il mio nome e a presentarmi...mah. Espongo le mie esigenze. Mi fa due rapidi preventivi, per due diversi veicoli, sull'eccellente sistema informatico che ha in dotazione ed usa brillantemente. E' estremamente professionale nelle spiegazioni ma "ha fretta", non mi mette a mio agio, mi sono sentito un pollo in batteria del tipo:"La macchina la conosci, questo è il prezzo (eccellente per entrambe le proposte fatte!), se ti va bene concludiamo!". In questa circostanza se avessi avuto qualche dubbio non avrei mai comprato qua una macchina a meno che non fosse stata esattamente quella che volevo.
Da ultimo vado presso una concessionaria del marchio D, che ho sempre ritenuto fosse eccezionale nella preparazione del processo di vendita, ed in effetti... pochi istanti in salone e l'unico venditore presente al momento anche se impegnato mi saluta, poco dopo arriva un collega che mi raggiunge e... fa tutto quello che è descritto nei manuali, ma non lo fa in modo forzato ma naturale sciorinando dati, considerazioni, chiedendo e facendosi spiegare le mie esigenze, portandomi verso il modello che lui consiglia. Prima di sederci alla scrivania mi fa salire sulla macchina, prima al posto guida poi dietro. Quindi andiamo alla scrivania, non mi fa solo il preventivo, mi parla anche dei servizi accessori, dei finanziamenti, ma non in modo forzato, è tutto molto naturale, come è naturale nel farmi sapere che per il loro sistema di CSI solo il 10 è un buon voto. Mi accompagna all'uscita della concessionaria e mi propone il giro di prova. Dopo 4/5 giorni mi ha richiamato per avere un feedback. Diciamolo chiaramente il prodotto proposto è validissimo sia da un punto di vista tecnico che economico, ma il valore aggiunto è stato a mio avviso la tecnica di vendita superlativa, e se non avessi poi optato per un veicolo usato avrei sicuramente comprato presso l'ultima concessionaria la mia nuova macchina.
Considerazioni: rispetto alle ultime volte che sono andato per fare preventivi, accompagnando o mio padre o mia moglie, mediamente il livello è professionalmente più alto, però molti si dimenticano ancora alcuni aspetti che possono fare la differenza.
Conclusioni: l'oggetto auto è un qualcosa di costoso, sia all'acquisto che per mantenerlo, e come tale va trattato. Una trattativa mordi e fuggi, ancorchè professionale, è a mio modo di vedere peggiore di una con evidenti pecche tecniche, è inutile che tu mi chieda chi io sia se a distanza di 15 gg non mi hai richiamato. L'altra conclusione è che, forse sono stato fortunato ma non credo, le case / i concessionari / i professionisti che hanno investito nella propia crescita oggi hanno delle armi aggiuntive rispetto al prodotto che rappresentano e tali armi possono far pendere l'ago della bilancia della scelta del cliente verso la propia parte.



PS:
Se vi chiedete quali concessionari, marchi ho visitato... indovinate gli abbinamenti:
1) Renault 2) Hyundai 3) Toyota 4) Lancia

Muffin: l'esplosione del cioccolato!


Per festeggiare l'acquisto della nuova macchina ho deciso di preparare qualcosa e portarla al lavoro per condividerla con chi mi sopporta per 8/10 ore tutti i giorni, sabato e domenica esclusi.
Ho scelto di cimentarmi in dei muffin che ho ribbattezzato: "L'esplosione del cioccolato", nei quali ho riciclato della cioccolata che risaliva alle uova di pasqua di mia figlia

Gli ingredienti:

  • Ricotta 250 gr
  • Zucchero 300 gr
  • Bicarbonato 1/2 cucchiaino
  • Sale 1 pizzico
  • Latte intero 200 ml
  • Uova medie 3
  • Lievito chimico in polvere 16 gr (una bustina!)
  • Farina  300 gr
  • Cacao amaro 70 gr
  • Cioccolato 100gr circa

    Per i muffin è buona abitudine preparare separatamente i componenti secchi e quelli umidi.
    Accendiamo per preriscaldare il forno ventilato a 180°.
    Non avendo molta voglia e sopratutto per un errore non ho prima montato le uova con lo zucchero (sino ad ottenere un composto spumoso), ma ho messo insieme la ricotta, il latte, le uova, lo zucchero ed un pizzico di sale ed ho amalgamato il tutto con le fruste.
    Separatamente ho miscelato insieme la farina il cacao amaro, il lievito, il sale, la vanillina, il bicarbonato ed il cioccolato fatto a pezzettini (potete anche usare le gocce di cioccolato!)
    Uniamo, poco alla volta,  i componenti secchi così miscelati al composto umido. Dopo che il tutto sarà così amalgamato possiamo versarlo in 12/16 pirottini.
    Non resta che infornare per circa 25/30 min e quindi lasciarli raffreddare normalmente.
    A cottura ultimata e dopo che si saranno raffreddati guarnite il tutto con dello zucchero a velo.
    Ora assaggiate e... godete!

     
  • mercoledì 5 novembre 2014

    Verdura diversa o perversa... Pomodorini canditi ed altre amenità


     
    Preso dalla voglia di esplorare mi sono dedicato alla preparazione, in contemporanea, di pomodorini canditi, in agrodolce e cipolline borrentane in agrodolce.
    Prima cosa accendiamo il forno, statico, a 100°.
    Prendiamo un pezzo di carta forno, lo bagnamo lo strizziamo e ci adagiamo sopra i pomodorini precedentemente tagliati a metà. Quindi aiutandoci con un cucchiaino li cospargiamo di zucchero. FINE
    Per quanto riguarda l'agrodolce... è una semplice salsa ottenuta miscelando insieme zucchero, aceto balsamico di Modena e un pizzico di sale. Poniamo sulla leccarda (meglio su un foglio di carta forno adagiato o sulla leccarda) i pomodorini e le cippolline e li "condiamo" con la salsa fatta precedentemente.
    Non resta che infornare il tutto per 2 ore (la temperatura è... 100°). Piccolo consiglio, le cippolline rimangono a mio avviso poco cotte, pertanto vi consiglio di cuocerle a 160° / 180°.



    martedì 7 ottobre 2014

    Linguine al granciporro


    Qualche giorno fa, al banco pesce del supermercato c'era un gran bel granchio (vivo) e parlando con mia moglie ci siamo detti perché no!
    Detto fatto, comprato non rimaneva che prepararlo. A memoria a casa mia nessuno aveva mai fatto alcunché con tale crostaceo. Durante la preparazione ho capito il perché!
    Veniamo agli ingredienti per preparare questo delizioso primo per due persone anche se ad onor del vero il sugo sarebbe sufficiente per 4 piatti:
    • Un granchio fresco
    • 200 gr di linguine 
    • 10 pomodorini tipo ciliegino 
    • 1 testa d' aglio
    • 1/2 bicchiere di vino
    • Olio e sale qb
    • TANTA PAZIENZA. 
    Prendete una casseruola dove possa entrare il granchio, riempitela d'acqua e mettela su uno dei fuochi.
    Prendete il granchio, attenzione alle tenaglie , sciacquatelo e mettetelo 
    nell' acqua una volta che quest'ultima inizi a bollire. Se vi va salatela un po'.  Lasciatere cuocere il tutto per 5/6 minuti.

    Il granchio è pronto non vi resta che pulirlo,  e qui sta il bello...la resa è bassa rispetto alle dimensioni dell' animale e la pulizia vi porterà via parecchio tempo (io ho impiegato quasi 1 ora).
    La polpa è nelle chele o zampe e un nel carapace (e vi lascio il piacere di scoprire dove...). Mi raccomando usate anche la cremina bianca... racvogliete il tutto in un contenitore.
    Ora possiamo preparare il condimento per le linguine.

    Tagliate a metà i pomodorini, e nel frattempo fate un leggero soffritto con l'aglio.

    Fate sfumare il vino e mettete i pomodorini. A metà cottura aggiungete la polpa precedentemente preparata.
    Non resta che aggiungere la pasta e amalgamare il tutto.

    domenica 21 settembre 2014

    Dopo tanto tempo: Salmone in crosta di pistacchio

    Era tanto che non scrivevo, ma sopratutto non sperimentavo niente di nuovo, sino ad un paio di domeniche fa.
    Mi sono cimentato nella preparazionde del salmone (filetto) in crosta di pistacchio.
    Ingredienti:
    • 2 filetti di salmone (puliti, senza pelle!)
    • Una manciata abbondante di pistacchi
    • Una noce di burro
    • 2 cucchiai di pangrattato
    • 2 cucchiai di Parmigiano grattuggiato
    • Mix aromi per il pesce
    • Scorza di 1 Limone
    • Olio, sale
    Sgusciate i pistacchi e triturateli (con lo sminuzzatore).

    Aggiungete quindi la noce di burro, il Parmiggiano, il pangrattato (io ne ho usato uno per persone ciliache), la scorza di limone e il mix di aromi (mezzo cucchiaino!).
    Accendete il forno a 200°
    In una padella antiaderente mettete un filo d'olio, lasciatelo scaldare, quindi scottate da entrambe le parti il salmone per circa 1 minuto.

    Non resta che adagiare il nostro pesce sulla teglia, che prudenzialmente abbiamo ricoperto con della carta forno. Quindi possiamo finalmente coprire il tutto con il composto precedentemente preparato.
    Non resta che infornare per 10/20 minuti (dipende dalle dimensioni dei vostri filetti) e servire.
    Io come contorno ho usato dei funghi.

    mercoledì 23 luglio 2014

    Marmellata di Ribes Rosso


     

    Tempo fa, mi sono regalato due piantine di Ribes. Una, non sono per quale oscura ragione, viene sempre ed  inesorabilmente "potata" fino alla base, l'altra invece è cresciuta sino a produrre degli ottimi frutti.
    L'anno scorso il raccolto è stato abbondante (oltre 2 kg) e mi sono cimentato nella preparazione della mia prima marmellata. Soddisfatto del risultato, ho deciso di ripetermi quest'anno.
    I frutti a mia disposizione erano decisamente di meno, ma me li sono fatti bastare ed ho cercato di avere una consistenza finale più cremosa (l'anno scorso sembrava più una gelatina che una marmellata).
    Ma veniamo a noi ed alla preparazione (veramente semplice).
    Separate i Ribes dai rametti (io per questa operazione ho sfruttato l'aiuto di mia figlia, che mangiava due frutti ed uno, forse, lo metteva nella ciotola). Quindi sciacquate delicatamente i frutti.
    Mettete i Ribes, puliti, in una casseruola (o pentola), accendete il fuoco basso al minimo e aspettate sino a quando tutti i frutti non si saranno aperti, per girarli aiutatevi con un mestolo.
    Passate con il passapomodoro i Ribes, così da estrarre il succo e separarli dai semi e dalle bucce.
    Unite al liquido rosso rubino ricavato lo zucchero (io ne ho usato 500 gr a fronte di un peso dei frutti pre-cottura di circa 650 gr) e il succo di un limone.
    Mettete il tutto a cuocere a fuoco basso, e girate girate girate (con il mestolo).
    Il composto va portato a bollore e per capire se la consistenza va bene ne fate scivolare un velo sul mestolo: se si ferma entro 1 cm può andare. Più fate cuocere più densa verrà la marmellata.
    Non vi resta che mettere il tutto in vasetti di vetro, che erano stati precedentemente sterilizzati, riempirli, chiuderli e capovolgerli (per ricavare il sottovuoto).
    Fate raffreddare sino a temperatura ambiente e gustate.
     
     
     
     
     

    domenica 13 luglio 2014

    Alette di pollo alla birra

    Ecco un post che è figlio del precedente...
    Se per i bambini l'alcool è vietato, per i grandi è ammesso.
    L'idea di tale ricetta nasce dall'esigenza di evitare che il pollo (eccovi la foto di come si presentano le alette!) cuocendo alla brace diventi secco e stoppaccioso.

    La preparazione è semplice e relativamente veloce (se non consideriamo il tempo di marinatura che risulta essere pari ad una notte!), ed eccovi gli ingredienti:
    • Mezzo scalogno
    • 2 cucchiai di sale fino iodato
    • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
    • 2 cucchiai di zucchero di canna
    • 1 cucchiaio di curry
    • Mezzo cucchiaio di zenzero
    • 1 cucchiaio scarso di miscela di vari tipi pepe
    • 1 cucchiaio scarso di spezie per BBQ
    • Mezzo litro di birra chiara (PILS!)
    Ho messo il tutto nel bicchiere del frullatore e lasciato andare per un po'.
    In una pirofila ho disposto le alette di pollo che poi ho ricoperto con il preparato.
    Oggi dopo la cottura le alette sono andate via alla grande!



    Marinatura per petto di tacchino

    Ieri sera mi sono cimentato nella preparazione della marinatura del petto di tacchino che poi oggi avrei fatto alla brace per la piccola di casa e alcune delle sue amichette.
    Il problema, se tale si può chiamare, è stato di non usare assolutamente nulla di alcolico. 
    Alla fine il risultato è stato più che buono (non è rimasto neanche l'ombra del cucinato) e quindi eccovi la ricetta per marinare due belle fette (sottili) di petto di tacchino


    • Il succo di un limone
    • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
    • 2 cucchiai di zucchero di canna 
    • 1 cucchiaio e mezzo di sale fino iodato
    • una spruzzata di aceto balsamico
    Si mette il tutto nel frullatore e si mixa/emulsiona per bene.

    Nel composto così ottenuto ho messo le mie fette di tacchino, il tutto è stato messo in una pirofila con bordi non troppo bassi, chiuso con la pellicola trasparente e lasciato a riposare per la notte in frigo.


    domenica 25 maggio 2014

    Risotto asparagi alsaziani, salsiccia e zafferano

    Ecco, dopo un po' di tempo una ricetta semplice e figlia di alcuni avanzi di frigorifero.
    Ho voluto usare anche lo zafferano per dare un po' di colore ad un risotto dove la prevalenza del pallido mi lasciava un po' perplesso!

    Ingredienti per 2 persone:


    • 200 gr di riso x risotti
    • 2 cipolline fresche
    • 1 salsiccia
    • Un mazzetto di asparagi alsaziani 
    • Una bustina di zafferano in polvere
    • 1 cucchiaino di brodo granulare
    • 1 noce di burro
    • 50 gr di Parmiggiano Reggiano grattuggiato
    •  Sale e olio qb


    Sgrassate la salsiccia in acqua.
    Eliminate dagli asparagi la parte dura e lessateli in acqua (con un po' di sale).
    Tritate finemente la cipolla, la salsiccia e preparate il soffritto aggiungendo l'olio.
    Ora potete aggiungere il riso (se volete potete prima tostarlo un po'), il brodo, e per allungarlo userete l'acqua di cottura degli asparagi.
    Mentre il riso si cuoce separate le cime degli asparagi dai gambi, quest'ultimi frullateli aiutandovi con un po' di acqua di cottura.
    Unite al risotto in cottura la purea di asparagi, le cime degli stessi e lo zafferano.
    Periodicamente assaggiate il tutto per vedere se è giusto di sale.
    A cottura pressoché ultimata mantecate il tutto con Parmiggiano e burro.
    Lasciate insaporire per 5 minuti quindi servite.

    sabato 10 maggio 2014

    Pomeriggio/sera in cucina: Pasta Zucchine, pancetta e fiori

    Oggi pomeriggio colto da un improvviso attacco di bulimia culinaria mi sono dilettato a cucinare qualcosina.
    In primis su richiesta della moglie mi ho preparato i muffin senza glutine carote e mandorle, quindi non soddisfatto mi sono buttato su delle monoporzioni di tiramisù, e buon ultimo ho avviato la cena.
    Di quest'ultima voglio qui scrivere: pasta zucchine, pancetta e fiori.
    Ricetta semplice nella sua efficacia:

    Ingredienti per due persone:
    • 180/200 gr di pasta (sono un mangione!)
    • 2 zucchine romanesche piccole
    • 5 fiori di zucca
    • 1 fetta di pancetta (al peperoncino)
    • 1 cipollina fresca
    • olio, sale qb
    • pecorino per mantecare


    Mettete l'acqua sul fuoco...
    Nel mentre che l'acqua vada a bollore, tagliate la pancetta a dadini e sminuzzate la cipolla, quindi preparate con questi ingredienti il soffritto.
    Quando sarà pronto aggiungete le zucchine, che avrete precedentemente pulito e tagliato a dadini, allungando il tutto con mezzo bicchiere d'acqua (potete anche sfumare con il vino bianco). Salate se necessario.
    Quando la cottura delle zucchine sarà quasi ultimata aggiungete i fiori ai quali avrete precedentemente levato il pistillo e tagliato in tre strisce.
    Non resta che aggiungere la pasta e del pecorino e mantecare il tutto...
    Buon appetito!


    Bistecca di tonno con rucola, pachino e parmiggiano



    Dopo tanto tempo ho deciso di concedermi del tempo per aggiornare il blog con una "nuova" ricetta.
    Per pranzo non sapevo che fare, o meglio non avevo ancora deciso. Sono andato al supermercato per comprare alcune cose su richiesta della moglie ed al banco pesce ho visto del tonno di un bel rosso vivo.
    Detto fatto! Deciso il pranzo, ho sfruttato il fatto di essere al super per comperare gli ingredienti necessari.

    Ingredienti per 2 persone:
    • 2 fette di tonno
    • una busta piccola di rucola
    • 10/12 pomodorini pachino
    • Parmiggiano a scagliette (secondo gusto ma direi una manciata!)
    • Sale, olio e pepe qb



    La ricetta è rapidissima.
    Pulite la rucola, i pomodorini e quindi tagliate quest'ultimi a metà.
    In una padella mettete un filino d'olio e riscaldatela. A fuoco moderato cuocete il tonno, quanto??? Beh dipende da come vi piace e da che grado di freschezza è la materia prima, vi posso dire che se siete sicuri del trancio che avete acquistato anche una semplice scottatura da una sola parte (si lasciandolo crudo dall'altra) può andare. Ricordatevi di salare in cottura e verso la fine di aggiungere qualche grano di sale grosso
    Quindi possiamo mettere il tutto nei piatti: prima il tonno condito con un filo d'olio, quini la rucola, i pomodorini (condite con un po' di sale e pepe) e buon ultimo il parmiggiano a scagliette.



    giovedì 10 aprile 2014

    Filetto di dentice in crosta di patate


    E' sabato, i nonni devono venirci a fare visita, peccato che il nonno sia influenzato. Conseguenza, la moglie ignara compra un fantastico dentice di quasi 2 Kg, che fare??? Certamente in due è impossibile mangiarlo tutto, ma se fosse diviso si potrebbe fare.
    Il dubbio: il pescione è molto grande trance o filetti? Opto per la seconda opzione e per la prima volta in vita mia mi cimento nello sfilettamento di un pesce.
    L'operazione non è facilissima anche alla luce del fatto che il primo coltello che ho iniziato ad usare non è quello adatto, il secondo, più corto, con lama in ceramica decisamente si!
    Ricavo due bei filettoni, e devo mio malgrado buttare una testa fantastica (lo so avrei potuto usarla per fare un brodo di pesce ma per chi?).

    E' sabato sera non mi resta che decidere come preparare, come piatto principale per la cena, uno dei filetti preparati la mattina. La decisione anche alla luce delle richieste del coniuge è facile: "In crosta di patate".

    Veniamo quindi alla preparazione.
    Ingredienti:
    • Un filetto di dentice
    • alcuni rametti di rosmarino
    • Sale
    • Olio
    • 3/4 patate
    • mix erbe per pesce (se si vuole!)
    NOTA BENE: il pesce andrà messo al forno elettrico statico a 190° preriscaldato!
    Pelate le patate e con una mandolina, o come volete voi, riducetele in fettine sottili. Mettele in una bacinella, conditele con olio, sale e rosmarino (chiaramente pezzetti non i rametti) e giratele, delicatamente, con le mani in modo che tutte siano uniformamente unte.
    Prendete una teglia grande abbastanza, foderatela con della carta forno e appoggiatevi sopra il filetto precedentemente sciacquato. Quindi ungetelo con dell'olio e salatelo leggermente.
    Siamo quasi in dirittura d'arrivo... ricoprite il vostro filetto con le fette di patate, come ad imitare l'andamento delle scaglie, facendo attenzione a non lasciare spazi vuoti.


    Guarnite con un rametto di rosmarino ed infornate per 35/40 minuti. Gli ultimi 5 minuti accendete il grill superiore del forno per rendere croccanti le patate.

    lunedì 31 marzo 2014

    Domenica domenica domenica...

    Perché un titolo così, forse solo perché ne ho voglia o forse per sottolineare una bella domenica (anche se sarebbe dire un bel week end) passato con piacere.
    Veniamo all'aspetto culinario, oggi ho messo in moto e provato il nuovo barbecue.
    Ieri sono andato dal mio macellaio di fiducia e mi sono fatto dare una signora bistecca, la classica T-bone alta 1,5 cm. Questa mattina ho separato il filetto dal contro filetto per fare due preparazioni diverse, anche alla luce del fatto che il primo sarebbe andato a mia moglie e mia figlia. Prima di lavorare i due pezzi di carne li ho sciacquati e asciugati con la carta.
    Per il filetto ho preparato una marinatura a con i seguenti ingredienti:

    • Succo di limone
    • Sale
    • Zucchero
    • Olio
    • Aceto
    • Rosmarino
    • Bacche di Ginepro
    • Cipolla
    Ho frullato il tutto (per le quantità ormai mi regolo ad occhio, basta non esagerare con nessun ingrediente in particolare) e messo il filetto a marinare in frigo in una bustina per congelare.
    Per il controfiletto mi sono dilettato in una marinata decisamente più densa:

    • Senape
    • Olio
    • Sale
    • Zucchero
    • Bacche di Ginepro
    • Rosmarino
    • Cipolla
    • Pepe nero in grani
    • Creola di pepe
    • Zenzero
    Ho "spalmato" un lato della carne e messo in frigo a riposare.
    Quando mi sono accinto ad accendere il barbecue (ci metto sempre tanto... almeno 30/40 min.) ho tirato fuori dal frigo la carne.
    Com'è venuta... a parte che per un mio errore ho lasciato cuocere un  po' troppo il controfiletto devo dire che le reazioni sono state più che positive.
    E la sera.... la sera, dopo una corroborante corsetta, ho preparato risotto ai funghi porcini.


    venerdì 21 marzo 2014

    Marzo 2014 ovvero quante cose possono accadere in poco tempo

    Sono passati alcuni giorni dall'inizio di questo marzo e ritengo che solo ora posso scriverne in modo ponderato.
    In primis è opportuno fare un breve crono riassunto di quello che è accaduto...

    • 1° Marzo dopo un mese passato in Germania, per studiare tedesco, sono rientrato in Italia
    • 2 Marzo prima gara su strada (e che gara: la mezza maratona RomaOstia) dopo che mi è stata diagnosticata un'ernia del disco
    • 3 Marzo inizio il nuovo lavoro
    • 11 Marzo entro ufficialmente nell'età adulta passando dagli enta agli anta
    Il primo week end è stato sicuramente, magnificamente insolito, sono rientrato a casa, dopo una decisamente interessante esperienza, felice di poter riabbracciare le mie donne e con la consapevolezza, almeno nel medio-breve periodo, di non dover fare l'emigrante! La domenica ho preso parte ad una pessima, per come l'ho gestita,  ma bellissima corsa su strada.

    Il lunedì per me è stato un nuovo inizio, che mi ha riportato a rivivere le sensazioni del primo giorno, sensazioni, anche se per altre circostanze, da me già descritte in precedenza. Come sono i miei nuovi colleghi... di primo acchito non posso che esprimere giudizi positivi sia per quanto riguarda il lato umano che per quello professionale. 
    Forse è il momento di confessare la verità: mi sento fortunato per aver trovato lavoro in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, ma c'è un però, talvolta, ho l'amaro in bocca per il fatto di essere sostanzialmente tornato indietro da un punto di vista economico e di carriera. Tale marcia del gambero è ampiamente ripagata dal fatto di poter stare tutte le sere con mia moglie e mia figlia, ma l'amaro in bocca come un leggero riflusso ogni tanto torna a farsi sentire.
    E poi... beh poi ho potuto festeggiare con gli amici i miei primi 40 anni, ed in questa occasione ho capito che non amo le feste ma mi fa piacere vedere e rendere felici le persone a me care. Per chi fosse curioso ho ricevuto vari regali tra cui 2 che avevo espressamente richiesto:

    220 Black

    Master-Touch Ø 57 cm Black GBS
    Oggi per concludere, scrivo quello che mi passa in mente e penso che si questo marzo, che deve ancora finire è stato veramente pieno di cose!

    domenica 9 marzo 2014

    Cronaca di una Romaostia, per me, diversa

    Sabato 1° marzo, eccomi di rientro dalla vacanza-studio ( o dovrei dire assaggio di emigrazione) dalle terre teutoniche. All'aeroporto mi vengono a prendere i miei genitori, per motivi vari. Mi faccio accompagnare a ritirare il pettorale e relativo pacco gara. Piccola tirata d'orecchio per gli organizzatori: avrebbero dovuto organizzare le file o per ordine alfabetico o per numero di pettorale, poco male in meno di 10 minuti recupero quanto mi serve. Lascio i miei alla metro e mi dirigo verso casa, dove ad aspettarmi ci sono le donne della mia vita. Passo una serata splendida e riposante. 
    Domenica 2 marzo, sveglia presto, colazione, abluzioni, e preparazione di rito. In macchina vado verso la partenza della gara e parcheggio vicino al laghetto dell'Eur. Ormai ci  siamo quasi, lascio la sacca con il cambio al camion previsto, mi cospargo la schiena di Celadrin, e mi dedico ad un flebile riscaldamento. Incontro Claudia, la quale continua a correre ma è sempre più presa anche da altre passioni (forse fa bene lei). Il tempo stringe e mi incammino verso il mio cancello, quello dei pettorali rossi. Intravedo un amico incontrato l'ultima volta a Firenze 2012 prima che diventasse padre di due gemelline, e via si parte.

    Veniamo alla cronaca della gara: ho fatto tutti gli errori possibili, sono partito troppo forte, non ho mantenuto un ritmo costante, in pratica ho corso non di testa ma di cuore e questo è l'aspetto principale per me. Prossima gara... Appiarun ad aprile

    Per chi è curioso ecco la mia Romaostia 2014


    giovedì 20 febbraio 2014

    Muffin diversi: quark, farro e gocce di cioccolata




    Oggi mi sono cimentato in un esperimento causato da un errato acquisto. Mi spiego meglio al Supermercato dovevo comprare lo yogurt ma per errore ho preso una confezione (anzi 3!) di Quark alla vaniglia. Ho cercato pertanto di trasformare il tutto in una opportunità.

    Veniamo agli ingredienti necessari per preparare circa 20/22 muffin


    • 150 gr di Quark alla vaniglia
    • 400 gr di farina di farro
    • 50 gr di gocce di cioccolato
    • 300 gr di zucchero
    • 4 uova medie
    • 200 ml di latte
    • 50 ml di olio extra vergine di oliva
    • 30 gr di burro
    • 1 busta di lievito istantaneo per dolci
    • Sale 2 prese
    Accendiamo il forno a 170° e lasciamolo riscaldare.

    Con l'aiuto di una frusta elettrica montiamo le uova con lo zucchero ed una presa di sale. Aggiungiamo quindi l'olio, il latte, il burro ed il Quark ed amalgamiamo tutto per il meglio.
    In una terrina mettiamo insieme la farina, il lievito, il sale (non lo avevo altrimenti avrei messo anche mezzo cucchiaino di bicarbonato) e misceliamoli.
    Uniamo insieme i due preparati così fatti, aiutandoci sempre con le fidate fruste elettriche, e dopo che l'impasto sarà omogeneo aggiungiamo le gocce di cioccolato.
    Non resta che versare il composto così ottenuto negli stampi per muffin ed infornare.
    Ho fatto due infornate e dai risultati ottenuti ritengo che il tempo ottimale sia di 20/22 minuti, trascorso il quale non ci resta che sfornare il tutto e lasciare riposare i muffin così ottenuti. E per finire buon appetito.







    sabato 8 febbraio 2014

    Una ricetta veloce: Peperoni cornetti ripieni

    Per mia sorella e suo marito ho preparato un veloce e gustoso piatto utilizzando i peperoni cornetti.
    Veniamo agli ingredienti per 3 persone:

    • 6 peperoni
    • 8/9 cucchiai di mollica di pane
    • una manciata di pinoli (circa 30 gr)
    • una manciata di capperi sciacquati 
    • olio, sale e pepe qb
    Per prima cosa accendiamo il forno a 200°, quindi mettiamo in una ciotola la mollica, i pinoli e i capperi (se usate quelli sotto sale sciacquateli per lavare via il sale stesso). Condiamo con sale, pepe ed un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva e mescoliamo il tutto.
    Puliamo i peperoni (senza spellarli), basta tagliare il picciolo e privarli dei semi.
    Riempiamo i peperoni così puliti con l'impasto precedentemente preparato.
    Prendiamo quindi una teglia, la copriamo con la carta-forno e ci adagiamo sopra i peperoni.
    Inforniamo e lasciamo cucinare per almeno 40 min. (potrete vedere verso la fine della cottura la pelle dei peperoni gonfiarsi... fino a scoppiare...).
    Lasciateli raffreddare per qualche minuto, onde evitare il temuto effetto "oliva ascolana" e quindi mangiateli di gusto.

    venerdì 31 gennaio 2014

    Pasta senza glutine zucchine, salmone e parmiggiano


    Preparazione di un buon piatto di pasta semplice e gustoso. Per la ricetta ho preso spunto da Giallozafferano e Ricettemania modificando a gusto personale.

    Ingredienti per due persone:

    • 200 gr di gnocchetti sardi gluten free Garofalo 
    • 2 zucchine medie
    • 100 gr di salmone affumicato 
    • 50 gr di Parmiggiano Reggiano grattuggiato
    • mezzo bicchiere di vino bianco secco
    • 1 bicchiere di acqua
    • un pezzetto di porro
    • sale, pepe ed olio qb
    Lavate le zucchine e con il pelapatate pelatele (o decorticatele fate voi...).
    Avrete da una parte le bucce verdi e dall'altra l'interno bianco, prendete quest'ultimo e riducetelo a dadini.

    Prendiamo due padelle (una abbastanza grande da poter poi mantecare la pasta) e mettiamo sul fuoco a scaldare l'acqua per la cottura della pasta.
    Ora procederemo ad una cottura in simultanea.
    Nella prima padella mettiamo l'olio, le bucce delle zucchine una presa di sale, lasciamole andare per alcuni minuti a fuoco medio quindi facciamo sfumare con il vino ed aggiungiamo il salmone, che avremo precedentemente fatto a strisce.  Quando il salmone avrà acquisito il colore rosa chiaro possiamo spegnere.
      

    Nella seconda padella facciamo soffriggere leggermente il porro con l'olio e subito dopo mettiamo a cuocere il bianco delle zucchine aggiungendo un bicchiere d'acqua, una presa di sale ed un po' di pepe. La cottura sarà ultimata quando le zucchine così preparate si spappolano con facilità.

    Con il fido tritatutto elettrico (ma potete usare anche il frullatore, o arrangiarvi in altro modo) riduce le zucchine in crema.
    Ora arriva il divertimento... nella padella più grande mettete insieme la crema di zucchine con il preparato con il salmone ed amalgamate.
     
    Abbiamo quasi finito non resta che scolare la pasta (o se non lo avessimo già fatto cuocerla...) e mantecarla con il nostro preparato aggiungendo anche il Parmiggiano.
     
     
    Bene il nostro piatto di pasta è pronto e non resta che servirlo e gustarlo...













    venerdì 24 gennaio 2014

    Sughetto (per pasta) al profumo di fasolari

    Ecco una proposta per mangiare due volte con un'unica spadellata di fasolari.
    Per me e mia moglie ho comprato i fasolari, li ho fatti spurgare in acqua per alcune ore e poi la sera li ho fatti semplicemente scoppiare per alcuni minuti in padella (dopo aver fatto andare una testina d'aglio con dell'olio). Abbiamo mangiato i fasolari ed è rimasto molto "brodo", che ho raccolto per usarlo nella ricetta che vi propongo.

    Ingredienti per due persone:

    • 10 pomodorini tipo Pachino
    • 2 filetti di acciughe
    • 1 testina d'aglio
    • 1 manciata di capperi (sciacquati)
    • 8 olive nere
    • il brodino di fasolari
    • olio e sale qb
    Tagliate a dadini (o a listelli) i pomodorini.
    Mettete in una padella dai bordi alti (la potremo usare per mantecare la pasta...) l'olio la testina d'aglio e i filetti di acciughe. Fate sciogliere quest'ultimi quindi aggiungete i pomodorini, i capperi e le olive.
    Lasciate andare a fuoco basso per alcuni minuti, girando di tanto in tanto, quindi aggiungete il "brodino".
    Fate cuocere il tempo necessario ad avere la consistenza corretta (ricordando di correggere di sale se necessario, io comunque un po' consiglio comunque di metterlo).
    Bene il vostro sughetto è pronto non resta che condirci alla pasta e gustare.

    Muffin cioccolatosi senza glutine





    Gli ingredienti:



  • Burro 100 gr
  • Zucchero 200 gr
  • Bicarbonato 1/2 cucchiaino
  • Sale 1 pizzico
  • Vanillina 1 bustina
  • Latte intero 200 ml
  • Uova medie 3
  • Lievito chimico in polvere 16 gr (una bustina!)
  • Farina di riso 270 gr
  • Farina di grano saraceno 100 gr
  • Cacao amaro 30 gr
  • Gocce di cioccolato 100 gr


  • Per i muffin è buona abitudine preparare separatamente i componenti secchi e quelli umidi.
    Accendete per preriscaldare il forno ventilato a 180°.
    Montate le uova con lo zucchero sino ad ottenere un composto spumoso. Unite dunque il burro (fatto a pezzettini e lasciato ammorbidire) ed il latte. Mescolate il tutto in modo da avere un composto omogeneo.
    In una terrina unite la farina di riso, quella di grano saraceno, il cacao amaro, il lievito, il sale, la vanillina ed il bicarbonato, mescolate il tutto!
    Uniamo, poco alla volta,  i componenti secchi così miscelati al composto umido. Dopo che il tutto sarà così amalgamato possiamo aggiungere circa 70 gr di gocce di cioccolato (le restanti le usiamo per guarnire) e mescoliamo il tutto
    Il composto è pronto possiamo versarlo in 12 pirottini e quindi guarnire con le gocce di cioccolato residue.
    Non resta che infornare per circa 25 min e quindi lasciarli raffreddare normalmente.
    Ed ora buona appetito.




    domenica 19 gennaio 2014

    Arrivare quintultimo ed essere felice come un bambino

    Chi mi conosce da un po' sa che il mio sport preferito è la corsa. Il 2013, anno che per me non è stato particolarmente brillante per usare un eufemismo, ha segnato anche il mio abbandono, temporaneo, di tale attività causa ordine dei medici. 
    Non mi sono arreso, ho fatto le terapie prescritte (tra cui l'astinenza da questa fantastica pratica sportiva), sono andato da uno specialista che dopo quasi due mesi di medicinali vari ed esercizi, oltre ad ulteriori accertamenti (tra cui l'elettromiografia arti inferiori) mi ha detto che potevo ricominciare anche se con le dovute precauzioni.
    Il giorno 8 dicembre ho ricominciato a correre ed oggi ho preso parte alla mia prima gara da MM40 (per chi ha una età compresa tra i 40, anche se io devo ancora compierli, ed i 44 anni).
    Dopo aver ponderato con calma ho deciso di partecipare al Campionato regionale di Cross. Tale scelta è stata dettata dal fatto che volevo correre evitando la folla immensa (cosa che sapevo sarebbe successa a Miguel), su un percorso morbido (ed il fango non è mancato...), non eccessivamente impegnativo (in effetti era estremamente pianeggiante) e sopratutto volevo fare un qualcosa di allenante.
    L'unica reale preoccupazione, ma sino ad un certo punto date le premesse, era di non arrivare ultimo (o come si suol dire "dopo i fochi"). 
    Bene ho partecipato e sono arrivato quintultimo (anche se bisogna considerare le molte defaillance a giudicare dal sito della Fidal) e sono veramente contento anche per come è andata da un punto di vista cronometrico e di sensazioni. Va anche tenuto conto che c'era un vento assurdo lungo il rettilineo di arrivo e il tempo non era propriamente splendido (pioggerella per tutta la gara). Fortunatamente la nuvoletta dell'impiegato ha pensato bene di colpire con violenza solo alla fine della manifestazione (peraltro ben organizzata! Sono riuscito anche io a prendere un piatto di pasta!).